Il mercato russo, pesantemente colpito dalle decisioni del resto del mondo, continua a permettere a Putin di sfidare l’Ucraina.
Dallo scoppio della guerra fra Russia e Ucraina è passato qualche tempo. Nel mezzo, pesanti sanzioni sono state dirette a Mosca con l’obbiettivo di disincentivare l’assalto verso Kiev. Nonostante questi deterrenti, però, Putin non sembra neanche considerare la possibilità di cessare il fuoco. Come è possibile che la Russia riesca ancora a finanziare questa guerra? A Mosca, innanzitutto, hanno capito come bypassare le sanzioni e, specificatamente, come ottenere componenti elettronici utili a produrre altre armi. La Russia lo fa importando frigoriferi ed altri elettrodomestici dalla Turchia e dall’Armenia che vengono poi smontati. “Le esportazioni di semiconduttori verso Mosca – spiega il giornale ucraino Pravda – sono aumentate di dieci volte dall’inizio del conflitto“.
La vendita di materie prime
Un’altra furbata di Vladimir Putin è aver compreso quanto sia remunerativo vendere energia e materie prime. Un qualcosa che i cittadini italiani hanno sperimentato sulla propria pelle questo inverno. Resta vero, però, che è stata negata alla Russia la possibilità di commerciare queste risorse in Occidente. Un divieto che Putin sta continuando ad aggirare vendendo a paesi come Cina, India ed Emirati Arabi. Mosca, infine, ha riorganizzato perfettamente il suo sistema produttivo per continuare a combattere. “Il Cremlino – come riporta Internationale Politik Quarterly – ha obbligato le autorità regionali e locali a utilizzare le loro risorse per equipaggiare i soldati con beni militari di base nella leva. La posizione di bilancio della Russia è passata da un surplus dell’1% a un deficit del 2%, nonostante le entrate record di petrolio e gas nel 2022”.